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giovedì 13 ottobre 2016

Visiting #Pompei: un indimenticabile viaggio nel tempo.

Pompei è uguale ad ogni altra città. 
La stessa antica umanità. 
Che si sia vivi o morti non fa differenza. 
Pompei è un sermone incoraggiante. 
Amo più Pompei che Parigi

Herman Melville



È il 24 Agosto del 79 d.C., Pompei ed Ercolano si sono da poco risvegliate; le loro strade brulicano di persone pronte ad affrontare il nuovo giorno e nessuno sospetta di ciò che sta per accadere. All’improvviso un inaudito boato proveniente dal Vesuvio scuote le zone circostanti: gas, ceneri, lapilli e pomici seguono repentini, cominciando a cadere sulle città poste alle sue pendici.

In pochissimo tempo ogni cosa viene seppellita sotto spessi strati di materiale eruttivo. Alcune persone provano a mettersi in fuga, altri – invece – pensano di trovare riparo rifugiandosi nelle cantine delle proprie abitazioni, altri ancora tentano di raggiungere il mare; per la maggior parte di loro però non c’è alcuna via di fuga: le acque cominciano a ribollire, le barche a colare a picco, tutto intorno sembra essere inghiottito dalla spessa coltre di cenere, gas e lava.






Questo episodio, notoriamente conosciuto come la più grande eruzione del Vesuvio, costò la vita a più di 2000 persone; oggi Pompei non è altro che un promemoria di quel giorno, il racconto di una città morta, ma che - nonostante ciò - sembra custodire la vita in ogni suo anfratto. Si, perché la stessa furia distruttiva che spazzò via tantissime vite innocenti, ha poi preservato le loro storie nel corso degli anni, permettendoci di conoscerle ancora oggi.

Passeggiando tra le sue rovine sono visibili i segni delle vite comuni che la popolavano, di ricchi e poveri, anziani o bambini; l’eruzione non fece discriminazioni di ceti o di età, ma travolse tutti indistintamente. Oggi, durante la sua visita, è possibile incontrare – intatti - i corpi di coloro i quali furono sorpresi nel sonno, quelli strazianti delle madri che cercavano di proteggere i propri figli facendogli scudo con i loro corpi, dei giovani amanti che affrontarono quegli ultimi istanti mano nella mano.






Oggi questi scavi – avviati da Carlo III di Borbone – rientrano a pieno titolo tra i patrimoni dell’UNESCO e – stando alle stime – si costituiscono come il secondo sito archeologico più visitato al mondo; per questo è da considerarsi come una delle esperienze culturali – e non solo – da non perdere. Oltre agli abitanti di Pompei, oggi gli scavi custodiscono anche gli strumenti e i luoghi del loro passaggio: molte abitazioni tipiche per la villeggiatura (come la Casa del Fauno o la Casa del Chirurgo) dotate di zone termali, il suo bellissimo Foro, i panifici con i loro forni e le loro macine tutt’oggi presenti, i famosi Termopoli adibiti alla vendita alimentare, i cui prodotti venivano minuziosamente conservati nei dolia e ancora il teatro, i bagni, le numerose botteghe e i suoi templi.






Il mio consiglio è quello di affidarsi ad una guida per poter scoprire tutto ciò che c’è da sapere in maniera approfondita e – sicuramente – più attendibile, apprezzandone così ogni minimo particolare. Gli scavi sono aperti tutti i giorni(ad eccezione del 1/1 – 1/5 – 25/12), dalle ore 9.00 alle ore 19.30 per il periodo che va dal 1 Aprile al 31 Ottobre e dalle ore 9.00 alle ore 17 dal 1 Novembre al 31 Marzo; il biglietto di ingresso ha un costo di 13 € o, in alternativa, potrai acquistare un ticket dalla validità di 3 giorni al costo di 22 € e approfittarne per visitare anche Ercolano e le altre zone archeologiche poco distanti. Alcune volte vengono organizzati anche dei tour serali davvero molto suggestivi durante i quali gli scavi si illuminano magicamente.


Per questa volta è tutto…



…Alla prossima avventura!!!

mercoledì 28 settembre 2016

#TopFive #Spiagge d'Italia: le mie preferite!

L'estate si è ormai conclusa.
E' tempo di salutare le lunghe giornate in spiaggia, i bagni in mari cristallini e metter via costumi e vestitini, facendo posto - invece - a maglioni, plaid e serate autunnali trascorse in compagnia di un buon film e una cioccolata calda.

In questa occasione ho pensato di stilare una #TopFive delle mie spiagge preferite in giro per l'Italia; così ho ripercorso tutte quelle visitate finora per compiere una scelta e - devo ammetterlo - non è stato affatto semplice scartarne alcune!
Si, perché spesso - pensando a mari paradisiaci - ci capita di fantasticare su mete come i Caraibi o le Hawaii, ma  - diciamocela tutta - le nostre splendide coste non hanno nulla da invidiare alle migliori spiagge tropicali. Non a caso ogni anno tantissimi turisti provenienti da tutto il mondo scelgono di trascorrere qui le loro vacanze, per godere delle meravigliose calette, le suggestive baie e le spiagge divine che solo il nostro paese ha da offrire.



#1 - Isola Bella, Taormina (Sicilia).

Isola Bella - Taormina (Sicilia).

In prima posizione svetta - senza alcuna ombra di dubbio - l'incantevole Isola Bella
Scendendo per la lunga scalinata in pietra che conduce a questa spiaggia, la piccola isoletta ti accoglie in tutto il suo splendore: i profumi, le meravigliose sfumature che vanno dal turchese dell'acqua al verde della rigogliosa vegetazione circostante, passando per il tripudio di colori dei fiori che ospita, sono solo alcuni dei motivi che rendono questo luogo speciale. Non sono poi da sottovalutare la pulizia del posto, la sua cura e la presenza di diversi lidi attrezzati (alcuni dei quali molto graziosi e non proibitivi, economicamente parlando), per non parlare della lunga storia che ha alle spalle.
Insomma è proprio uno di quei luoghi in cui arrivi e BAM! E non c'è alternativa se non quella di rimanere a bocca aperta, completamente estasiato e rapito da tanta bellezza racchiusa in un solo luogo! 


#2 - Spiaggia Sansone, Isola d'Elba (Toscana).


Spiaggia di Sansone - Isola d'Elba (Toscana).


Subito dopo - in seconda posizione - si colloca la Spiaggia di Sansone.
"Selvaggia" è il termine che meglio sembra descriverla. 
Si, perché - a differenza delle altre - l'accesso a questa oasi è meno facilitato del solito e avviene attraverso un sentiero che si snoda su per la collina e che, in alcuni tratti, non è molto agevole; terminata però la "scarpinata" sono sicura che la distesa di ciottoli bianchi e il mare più cristallino che tu abbia mai visto (ottimo tra l'altro per lo snorkeling), ripagheranno tutta la fatica fatta!


#3 - Spiaggia di Erchie, Costiera Amalfitana (Campania). 


Spiaggia di Erchie - Costiera Amalfitana (Campania).


Qui la scelta è stata ancora più ardua delle altre. 
Per me la Costiera Amalfitana è da considerarsi come un'unica immensa e meravigliosa spiaggia, un susseguirsi di baie e calette paradisiache, luoghi fantastici e da sogno; sceglierne una piuttosto che un'altra sarebbe un grave torto per le restanti.
Come ti raccontavo - però - nel post precedente, devo confessare il mio debole per Erchie, il borgo che ha conquistato sin da subito il mio cuore. E il motivo forse è proprio questo, Erchie - in fondo - non è solo una semplice spiaggia, ma un complesso unico fatto di mare cristallino, di stradine strette, di casette e localini che rendono questo borgo quasi incantato.


#4 - Spiaggia di Tropea, Tropea (Calabria). 


Spiaggia del Convento, Tropea (Calabria).


Anche qui la scelta si è rivelata molto dura in quanto il litorale di Tropea si presenta - anch'esso - come un'unica grande meraviglia e prediligere una zona in particolare, piuttosto che un'altra, è forse solo una questione personale; non a caso - infatti - questa zona viene chiamata "la perla del Tirreno".
Le spiagge - nel particolare - si costituiscono tutte come grandi distese di sabbia fine, bianca e lucente, incorniciate da acque cristalline dalle mille sfumature d'azzurro e verde. 
Una delle più caratteristiche e anche delle più affollate è sicuramente quella del Convento, accessibile da una scalinata, che prende il nome proprio dall'edificio che la sovrasta e che spicca sulla sommità del piccolo promontorio, visibile anche dal paese.


#5 - Isola di Pianosa (Toscana).


Isola di Pianosa.


Sarà per la sua natura incontaminata o per la pace che qui regna sovrana, ma questa isoletta con le sue spiagge non poteva non presenziare in questa classifica. 
Famosa per il carcere che ospitava, Pianosa è ormai disabitata dal 1998 ed è entrata a far parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, cosa che l'ha resa un luogo a "ingresso controllato" al fine di favorirne la sua conservazione. È possibile visitarla attraverso tour guidati e perfino pernottare (prenotando con largo anticipo), ma l'unica spiaggia accessibile liberamente è Cala Giovanna: anche qui ti vizieranno distese incontaminate per chilometri e chilometri e mare cristallino. L'unico neo - per alcuni - potrebbe essere il fatto che, essendo disabitata, c'è un solo bar/ristorante in tutta l'isola e null'altro da fare se non la breve passeggiata guidata o trascorrere la giornata al mare; se però - al contrario - ami i luoghi in stile "isola deserta" su cui si approda in seguito ad un naufragio, allora Pianosa è proprio quello che stai cercando per una giornata di pace e relax. 


Spero di averti incuriosito e - chissà - fatto scoprire qualche nuova spiaggia di cui non eri a conoscenza e che potrai così visitare la prossima estate!


Alla prossima avventura!





giovedì 15 settembre 2016

Erchie: il borgo incantato della Costiera amalfitana.

Ognuno di noi ha sicuramente un suo luogo speciale, un posto in cui rifugiarsi e rilassarsi ogni volta che si sente il bisogno di staccare la spina dalla vita quotidiana, di ritagliarsi un po' di tempo per sé lontano dallo stress di tutti i giorni.
Oggi - infatti - voglio condividere con te il mio "posto speciale", quello che mi ha fatto sentire da sempre a casa e che - per questo - custodisco gelosamente tra gli angoli del mio cuore e della mia mente.




Sto parlando di Erchie, un piccolissimo borghetto marinaro della Costiera amalfitana, situato nella frazione di Maiori; questo luogo incantato è nascosto e protetto dai Monti Lattari, che lo circondano e gli conferiscono la fisionomia di un vero e proprio anfiteatro sul mare.
L'accesso ad Erchie avviene grazie ad una piccola stradina situata alla sinistra della strada costiera principale (SS163); seguendola potrai poi trovare alcuni parcheggi per scooter ed auto, fondamentali in questa zona poiché l'accesso al paesino è prettamente pedonale.





Una volta incamminato lungo la breve discesa, Erchie ti accoglie con una piccola e caratteristica piazzetta affacciata sulla splendida baia sottostante; proseguendo lungo la scalinata potrai poi ammirare le strette stradine del borgo che - pur di dimensioni molto ridotte - non fa mancare ristorantini, bar e negozietti. Il suo cuore pulsante è però la spiaggia, dichiarata una delle più belle d'Italia che si declina in mille sfumature che vanno dall'azzurro del cielo al turchese delle sue acque cristalline, meta ogni anno di turisti e pescatori; un lembo di sabbia, stagliato ai piedi della ridente vallata, dove avrai modo di scegliere tra la spiaggia libera e i comforts dei lidi attrezzati presenti. Alla punta est potrai ammirare la famosa Torre La Cerniola, una roccaforte costituita da diverse terrazze affacciate sul mare, che si erige austera, tramandando la storia di un lontano passato, a testimonianza del passaggio di antichi popoli come i Saraceni.





Non so se sia il suo mare caraibico, le sue dimensioni ridotte rispetto alle affollate zone circostanti o il suo caratteristico borgo, ma io qui mi sento davvero a casa, in pace col mondo; qui ho la sensazione che il tempo si sia fermato e che si possa godere a pieno di relax, buon cibo e atmosfere rilassate.




Spero di averti fatto scoprire un posticino nuovo e non troppo conosciuto, dove anche tu potrai godere dello stesso incanto che mi accompagna ogni anno quando ritorno in questo magico borgo.



Alla prossima avventura!


venerdì 9 settembre 2016

Salerno all'insegna del gusto: un week-end di bontà.


I buon gustai e gli amanti del cibo saranno felici di sapere che questo week-end Salerno ospiterà un nuovo appuntamento gastronomico, decisamente allettante.
Questa meravigliosa cittadina campana negli ultimi anni  sta - infatti - crescendo esponenzialmente, organizzando (tra le tante) eventi di ogni genere che attraggono un numero sempre maggiore di turisti provenienti da tutto il mondo.



Questa volta, da Venerdì 9 a Domenica 11 Settembre 2016, la città si riempirà - infatti - di stands, carretti e furgoncini ospitando una golosa iniziativa: Ice to Meet You.
Il festival del gelato - alla sua VI edizione - è stato realizzato grazie alla collaborazione tra CLAAI, Tanagro Legno Idea e il Comune, che già in passato hanno svolto un ottimo lavoro (come in occasione dei Chocolate Days, di cui ti ho parlato in un post precedente). 
Dopo il successo riscosso in altre regioni italiane, questo gustoso evento sbarca - nuovamente - anche a Salerno: il Lungomare Trieste vedrà - infatti - in scena una vasta gamma di gusti nuovi ed originali, figli delle migliori gelaterie artigianali del Sud Italia
L'ingresso all'evento è gratuito e si svolgerà dalle ore 10 alle 24; non mancheranno poi interessanti laboratori dove il pubblico avrà la possibilità di osservare da vicino la loro produzione e votarne il migliore, e ancora spazi didattici per i più piccoli e stand dedicati a chi ha esigenze alimentari specifiche o intolleranze particolari.  



Io - dal mio canto - non vedo letteralmente l'ora di immergermi in questo goloso paradiso e, considerando che l'estate sta ormai volgendo al termine, non credo esista un modo più dolce e gustoso per salutarla! 
E magari - chi lo sa - se ti è piaciuto davvero così tanto da non poterne più fare a meno, c'è sempre la possibilità di farne il bis a Napoli dal 23 al 25 Settembre.


Alla prossima avventura!

giovedì 1 settembre 2016

Tesori di casa nostra: Museo Nazionale di Capodimonte.

Siamo davvero certi che per essere viaggiatori, o semplici turisti, bisogna necessariamente allontanarsi da casa propria?
Fortunatamente sono nata in Italia, un paese che può essere considerato un'inestimabile galleria d'arte a cielo aperto, dove basta fare due passi - ovunque - per vedere tanta bellezza da far girare la testa.
La mia splendida regione poi - la Campania - assomiglia da sempre al cappello di un mago, da cui poter tirar fuori una sorpresa dopo l'altra, restando a bocca aperta.


Museo Nazionale di Capodimonte.


Terminate le ferie e i week end "mordi e fuggi", qualche giorno fa il mio "alter-ego esploratore" ha rifatto capolino, puntuale come un orologio svizzero, per ricordarmi l'esigenza (che noi viaggiatori conosciamo fin troppo bene) di ripartire.
Così, pensando cosa poter fare e dove andare, all'improvviso mi si è accesa una lampadina: spesso mi capita di organizzare viaggi alla scoperta della nostra bella Italia o di qualche località estera, finendo così per dimenticare i tesori di casa. E allora, nemmeno il tempo di pensarci, che in quattro e quattr'otto ero già in viaggio...direzione: Napoli!


La flagellazione di Cristo - Caravaggio.


Chi l'ha visitata sa quanto - a dispetto di ciò che viene raccontato dai vari media - questa città sia straripante di bellezze, di calore, di arte...e di cuore
Tornando a noi, mentre vagliavo le varie (e numerosissime) proposte che la capitale partenopea aveva da offrirmi, ho notato un avviso che informava dell'apertura straordinaria del Museo Nazionale di Capodimonte ogni Giovedì sera (dal 12 Maggio al 29 Settembre) dalle ore 19.30 alle 22.30 al costo speciale di 1 €.


Danae - Tiziano.


Essendo uno dei luoghi che mi ero ripromessa di visitare al più presto, ho colto l'occasione al volo...e, aggiungerei, per fortuna!
Sì, perché - per quanto fossi consapevole del valore di questo museo - non ero minimamente preparata ai meravigliosi tesori che Capodimonte custodisce gelosamente con cura: Raffaello, Tiziano, Michelangelo, Goya...e ancora Masaccio, Giordano, il Pinturicchio.
Una carrellata di meraviglie inestimabili, facenti parte della collezione Farnese, ma anche di quella napoletana dal '200 al '700 e d'Avalos, affiancate poi dai piani destinati all'arte moderna e ai famosi Manifesti Mele.


Madonna del Divino Amore - Raffaello.


Per le due ore circa di visita, ho continuato a vagare per le sue sale, oscillando a mo' di pendolo, tra lo stupore e la meraviglia, tra l'incredulità e l'eccitazione...proprio come una bambina che si ritrova a Disneyland, insomma!
Non c'è alcun dubbio che io consigli vivamente la sua visita, così come - più in generale - la scoperta della nostra bella terra, che ritengo nulla abbia da invidiare ai tesori degli altri paesi.


Vesuvius - Andy Warhol.


Per oggi è tutto...


...Alla prossima avventura!



giovedì 25 agosto 2016

Spread your wings and #fly high!


Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, 
guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare.


(Leonardo da Vinci)





Non sempre il viaggio può essere ridotto al mero spostamento da un luogo ad un altro, spesso - infatti - accade che a farci "viaggiare" sia - più semplicemente - il mix poliedrico di emozioni e sensazioni mai provate e che solo una nuova avventura è in grado di regalare.
Per questo - infatti - oggi voglio raccontarti di una delle esperienze più adrenaliniche e liberatorie che io abbia mai provate, un vero e proprio trip ad alta quota.
Pochi giorni fa, grazie ad un inaspettato e fortemente desiderato regalo di compleanno, ho letteralmente volato! Già un po' di tempo a questa parte - infatti - a Capaccio (SA) viene data la possibilità di effettuare voli in parapendio biposto; il tutto è gestito dal Club di volo locale "Tappeti Volanti", formato da piloti esperti, gentili e sopratutto spassosissimi. 
Una volta prenotata l'esperienza (il costo per un volo si aggira intorno ai 70 € per il solo giro di circa 20 minuti e 100 € per l'aggiunta di video e/o foto), basta recarsi al punto di incontro che è situato presso il Santuario della Madonna del Granato, luogo molto noto per il turismo religioso; una volta qui, proprio al di sotto del parcheggio auto, troverai un'ampia distesa erbosa che fungerà da pista di decollo e atterraggio, il tutto circondato da uno straordinario panorama vista mare.






Tornando al volo, non c'è alcun dubbio che sia una di quelle esperienze da provare almeno una volta nella vita (non a caso - infatti - era una delle voci da spuntare nella mia bucket list già da qualche anno). Naturalmente, nonostante fosse un mio desiderio da tempo, questo non ha impedito alla paura di prendere il sopravvento durante i momenti che hanno preceduto il volo, ma una volta decollati è stato come se qualcuno avesse premuto il tasto "Reset".
Nessuna paura, nessuna preoccupazione o alcun timore; appena presi quota, l'ansia è sparita di colpo, lasciando spazio ad una sensazione stranamente familiare, oserei dire quasi rilassante, come se stessi facendo la cosa più normale al mondo. 
Ho alzato lo sguardo di fronte a me e - nel silenzio più assoluto - ho visto solo un'immensa bellezza, ovunque: una distesa di mare e di cielo blu uniti in un orizzonte infinito, il sole rosato al tramonto dinanzi a me, le cime delle montagne circostanti, gli uccelli in volo, le rovine degli antichi edifici ormai perduti.
La tentazione - come spesso mi accade in queste situazioni - era quella di voler fare il pieno, il carico assoluto di immagini ed emozioni, una scorta infinita di quei momenti e portarli via con me, custodendoli gelosamente per sempre.
All'esperienza in sé c'è poi da aggiungere - senza dubbio - la bravura e la competenza dei piloti che lungo tutto il percorso hanno costantemente fornito informazioni utili e curiosità sia sul volo stesso, ma anche sul territorio circostante, la sua storia e le tecniche utilizzate nel parapendio, concludendo il tutto con piccole acrobazie al cardiopalma (che sconsiglio ai più deboli di stomaco).






Se sei un'amante delle avventure più estreme o, più semplicemente, la tua curiosità ti spinge a provare questa esperienza, potrai contattare i piloti sul loro sito ufficiale o sulla pagina Facebook Parapendio Tandem Capaccio - Paestum.  
Per raggiungere il luogo interessato - invece - ti basterà lasciare l'autostrada all'uscita di Battipaglia, proseguire attraverso la SS18 verso Paestum e - una volta lì - seguire le indicazione stradali per il Santuario.






Alla prossima avventura!

giovedì 9 giugno 2016

Amsterdam: informazioni pratiche per una città tutta da scoprire.

Nel precedente post ti avevo suggerito una lista di attività divertenti e luoghi imperdibili per un week-end ad Amsterdam, cercando di facilitare l'ardua scelta, sopratutto nel caso in cui il tempo a disposizione fosse troppo ridotto da poter visitare tutto.

Nel post di oggi - invece - voglio fornirti alcune informazioni utili e fondamentali se decidi di seguire la lista dei precedenti suggerimenti.








SCHIPHOL - AMSTERDAM CENTRO

Partiamo innanzitutto dai collegamenti da/per l'aeroporto: Schiphol è solitamente quello più utilizzato, dista 15/20 minuti dal centro città ed è incredibilmente grande, sembra - infatti - un immenso centro commerciale. All'esterno ci sono diversi bus e navette che hanno come destinazione Amsterdam, ma considerata l'alta possibilità di rimanere bloccati nel traffico cittadino, il mio consiglio è quello di optare per il treno. Una volta giunti al centro dell'aeroporto potrai trovare della macchinette self-service dove poter acquistare il biglietto, ma - attenzione - è utilizzabile esclusivamente con carta di credito; l'alternativa è rivolgerti ai tanti sportelli con personale dedicato che provvederanno a fornirti i tickets necessari. Proprio di fronte ai botteghini c'è una scala mobile che - una volta presa - ti conduce ai binari sottostanti dove potrai trovare il treno per la città che ha una frequenza di 15 minuti durante il giorno e ogni ora durante nella fascia oraria 00:00/ 05:00. Il costo per ogni tratta è di € 4.40 e, cliccando su questo link della società ufficiale dei treni, hai la possibilità di controllare orari o tratte alternative.
Tra le altre possibilità, come ti dicevo, ci sono i taxi - sicuramente più costosi - e (oltre alle navette private) l'autobus n° 197 che parte all'esterno dell'aeroporto e, con un costo di € 5 a tratta (ma con tempi maggiori di percorrenza), ti collega al centro; a questo link potrai consultare orari e fermate previste.



TRASPORTI

Amsterdam per fortuna è una città che può essere visitata tranquillamente a piedi, godendosi i piccoli angoli caratteristici, le stradine nascoste e i negozietti molto particolari, respirando a pieni polmoni la sua vera anima e la sua essenza; per i più pigri - però - c'è sempre la possibilità di noleggiare nei tantissimi punti dislocati in tutta la città delle biciclette con costi che oscillano tra i 9 e i 13 € al giorno. Riserverei poi il treno per gli spostamenti nei paesini vicini e il tram per le attrazioni più distanti dal centro; per quanto riguarda quest'ultimo, se scegli di non optare per i classici biglietti da 24/48/72 ore, potrai acquistare il ticket direttamente sul tram presso il piccolo botteghino posto nella sua parte posteriore; mi raccomando, ricorda sempre di convalidarlo e di non esserne sprovvisto poiché le multe sono abbastanza salate. Un ultimo accorgimento è quello di prestare la massima attenzione ai ciclisti e alle piste ciclabili in quanto sono affollatissime e rischi, al pari di un automobile, di essere investito se non rispetti la segnaletica preposta.



VONDELPARK

Essendo uno dei parchi più affollati e frequentati da turisti e non, è anche quello più famoso nel mondo, simbolo di questa meravigliosa città. E' situato nella ricca zona dei musei, più precisamente chiamata "Museum Quarter", con l'ingresso principale posto a Vondelstraat e raggiungibile - eventualmente - grazie ai tram n° 2 e n°5 , è gratuito ed il tempo richiesto per visitarlo da cima a fondo è di 2/3 ore, ma la cosa migliore è sedersi e rilassarsi all'ombra dei suoi tanti alberi o dedicarsi ad una delle mille attività presenti al suo interno.








CASA DI ANNA FRANK

E' sicuramente uno dei siti storici di maggiore interesse ad Amsterdam e - pertanto - è anche uno dei più affollati; è situato all'indirizzo Prinsengracht n°263-267 e raggiungibile grazie a due comode alternative: i tram n°13/14/17 o gli autobus n°170/172/174, scendendo alla fermata Westermarkt; in alternativa è facilmente raggiungibile a piedi in 15/20 minuti dal centro. La casa è aperta generalmente dalle ore 09:00 fino alle ore 22:00, ma dal 1 Maggio 2016 l'ingresso (al costo di 9 €) è stato suddiviso in una fascia mattutina (09:00/15:30) dedicato ai visitatori muniti di ticket acquistato on-line e, in una fascia pomeridiana, per tutti coloro che acquistano il biglietto ai botteghini. Il tempo richiesto per una visita approfondita è di circa 1/2 ore.



HEINEKEN EXPERIENCE

Dedicata agli amanti della birra, questa fabbrica-museo ancora funzionante, è situata all'indirizzo Stadhouderskade n°78; provenendo dalla stazione centrale puoi optare per i tram n°16 e 24 scendendo alla fermata "Stadhouderskade", mentre da Leidseplein è consigliabile il tram n° 7 in direzione "Flevopark" o il n° 10 direzione "Azartplein" con fermata a "Weteringcircuit". La visita guidata dura circa 1 ora e mezza, che può aumentare se decidi di soffermarti più a lungo per approfittare dei tantissimi strumenti e giochi multimediali disponibili al suo interno. Il biglietto di ingresso,  acquistabile anche a questo link presso il sito ufficiale, comprende anche degli assaggi della famosa birra al costo di € 16; gli orari d'apertura - invece - vanno dalle ore 10:30 alle ore 19:30 dal Lunedì al Giovedì e dalle ore 10:30 alle ore 21:00 nei restanti giorni.








MUSEO DI VAN GOGH

Posto - naturalmente - nel quartiere dei musei, è situato all'indirizzo Museumplein n°6, raggiungibile grazie ai tram n°2/3/5/12/16/20; è aperto tutti i giorni dalle ore 09:00 alle ore 18:00 ad eccezione del Venerdì, in cui invece resta aperto fino alle ore 22:00. Il costo del biglietto, che come ti avevo anticipato è un po'elevato, va dai 17 € per il solo ingresso fino ai 22 € se preferisci aggiungere una guida multimediale; il tempo richiesto, non essendo molto grande, è di circa 1/2 ore.
A questo link il sito ufficiale per maggiori informazioni o per acquistare i tickets anticipatamente.



RIJKSMUSEUM

Come ti anticipavo è uno dei musei più belli che io abbia mai visto; posizionato all'indirizzo Museumstraat n° 1, poco distante dal precedente museo, è comodamente raggiungibile a piedi o con i tram n°2 e 5 scendendo all'omonima fermata del museo. E' aperto dalle ore 09:00 alle ore 17:00 tutti i giorni, con un biglietto d'ingresso al costo di 17.50  ; ti consiglio di dedicare a questa visita dalle 3 alle 5 ore poiché vale davvero la pena conoscerlo e viverlo a pieno.
A questo link il sito ufficiale per info e tickets.









MUSEO DELLE CERE

Situato proprio a Piazza Dam è una divertente alternativa alle visite più "impegnate", meglio conosciuto come Museo di Madame Tussauds; naturalmente è visitabile in un'oretta ed ha un costo (un po'alto se paragonato ad attrazioni più "serie") di 17  o più, se cumulato con altri tour; infine è aperto dalle ore 10:00 alle ore 18:30 tutti i giorni. Per maggiori info a questo link il sito ufficiale.



ZAANSE SCHANSE

Voglio concludere con questa mini-gita fuori porta in questo piccolo e bucolico paesino a pochi chilometri dalla città; puoi raggiungerlo  in due modi: usufruendo del treno per Uitgeest e scendendo, dopo circa 30 minuti, alla quarta fermata "Koog-Zaandijk" con soli 4.60 € o con l'autobus n°91 che con 40 minuti e 5 € di biglietto, raggiungono la ridente località. Il tempo di visita varia dalle 3 alle 4 ore ed è possibile, oltre ai tipici negozietti e ai panorami mozzafiato, fare un mini tour dei mulini presenti con un modico prezzo di 3 € ad ingresso. 








Spero che questa mini guida, con tutte le informazioni principali per ogni attività suggerita, possa esserti utile ed agevolarti nella programmazione del tuo week-end olandese...




...alla prossima avventura!

giovedì 2 giugno 2016

Weekend ad #Amsterdam: 10 cose da fare.

L'Estate tarda ad arrivare e la Primavera...beh...non si può certo dire che sia stata poi tanto collaborativa.
Per questo, ora che finalmente le belle giornate ci hanno "graziato" della la loro presenza, può essere il momento ideale per organizzare un bel week end all'estero.
Tra tutte le città visitate una che mi ha particolarmente colpito, tanto da visitarla per ben tre volte, è stata Amsterdam.
La chiamano la Venezia del Nord, eppure questa definizione non rende nemmeno lontanamente l'idea della sua bellezza suggestiva.




Amsterdam - Canali.




Che tu sia un appassionato d'arte, un amante del divertimento sfrenato, alla ricerca di una meta per famiglie o di una città romantica da poter visitare con la tua dolce metà, Amsterdam è la risposta a tutte le domande. Per la sua ampiezza e le mille possibilità che offre ad ogni tipo di visitatore, richiede - naturalmente - anche la giusta quantità di tempo per essere visitata adeguatamente e conosciuta a pieno, facendo - perché no - un salto anche nelle località a lei vicine, magari. Nella maggior parte dei casi, capita - però - di poterle dedicare solo pochi giorni; per questo ho voluto facilitarti nella scelta delle 10 cose da fare e che non puoi assolutamente perdere se ti rechi ad Amsterdam.




Vondelpark.



1) Una passeggiata a Vondelpark: situato alle spalle della zona dei musei, è sicuramente il polmone verde della città. Questo parco - infatti - si contraddistingue come un'immensa distesa di verde, in cui potrai incontrare diversi tipi di alberi e fiori, laghetti e ponticelli, anatre ed uccelli. In questo magico luogo, che sembra quasi un dipinto, vengono ospitate poi diverse manifestazioni e sono presenti aree attrezzate per rilassarsi, mangiare, andare in bici o qualunque altra attività tu preferisca. E' sicuramente uno dei luoghi più caratteristici della città, a cui dedicare qualche ora per potersi rilassare all'ombra dei suoi grandi alberi, gustandosi il panorama.




Vondel Park - Ingresso.




2) Visitare la Casa di Anna Frank: è senza dubbio uno dei luoghi più visitati e affollati della città, proprio per questo il mio consiglio è di evitare le ore di punta e di prepararti - in ogni caso - ad una coda abbastanza lunga. La bellezza del posto sta proprio nell'autenticità e nella cura con cui ogni minimo particolare della casa è stato conservato, mantenendolo intatto ed identico nel tempo. Una cosa da tener presente è che lungo il percorso capiterà spesso di imbattersi in ripide scalette o stretti spazi. In ogni caso è una tappa fondamentale per chi desidera visitare ciò che di meglio ha da offrire Amsterdam.



3) Visitare Museo dell'Heineken: gli amanti della birra non potranno lasciarsi scappare l'occasione di vedere da vicino la produzione di una delle birre più famose al mondo; visitando la fabbrica - infatti - potrai conoscere ogni aspetto della sua creazione attraverso un'interessante percorso guidato caratterizzato da degustazioni, giochi interattivi, presentazioni multimediali e l'osservazione ravvicinata dei macchinari utilizzati, alcuni dei quali antichissimi.




Museo dell'Heineken - Ingresso.




4) Visitare il Van Gogh Museum: per quel che riguarda questo museo c'è da dire che è sempre stato oggetto di opinioni abbastanza controverse, diviso da tra chi lo ha amato alla follia e chi ne è stato deluso. Per quanto mi riguarda io preferisco posizionarmi nel limbo: è sicuramente un museo interessante, indipendentemente dai personali gusti artistici, e con alcune delle opere più rinomate del famoso pittore olandese, d'altro canto - però - da uno dei più importanti simboli di Amsterdam mi sarei aspettata un numero maggiore di opere rispetto a quelle presentate e sopratutto una maggiore organizzazione, considerando anche il costo d'ingresso un tantino elevato per ciò che ha da offrire.



Vincent Van Gogh - Autoritratto.




5) Visitare il Rijksmuseum: se con il precedente museo si potrebbe avere qualche riserva, il Rijksmuseum è uno dei più belli e meglio curati che io abbia mai visto durante i miei viaggi. Dopo una lunga ma per fortuna scorrevole fila, è possibile visitare questa preziosa  e vastissima attrazione che si organizza su quattro piani; ti premetto subito che è un museo abbastanza impegnativo, a cui dover dedicare minimo mezza giornata, se non di più. Nonostante ciò lo consiglio vivamente, essendo un trionfo spettacolare di pittura, un'immensa e straordinaria collezione di arte fiamminga e asiatica.




Rijksmuseum - Ingresso.




6)  Fare un giro in battello sui canali: alcuni preferiscono passeggiare a piedi costeggiando le rive dei numerosi canali sparsi per tutta la città, altri - invece - scelgono di scoprirla tra una pedalata e l'altra, ma uno dei metodi migliori e - perché no -  anche più pratici e suggestivi è quello di scegliere una delle tante mini-crociere in battello che potrai trovare un po' ovunque e con prezzi anche abbastanza accessibili. In questo modo potrai scoprire comodamente dal tuo battello, ogni angolo di questa meravigliosa città, risparmiando tempo prezioso e - per chi lo desidera - su alcuni di essi è possibile approfittare del servizio di ristorazione per pranzi e cene molto romantiche.




Amsterdam - Canali.




7) Entrare in un Coffee shop e passeggiare nella Red Light District: ammettiamolo, chiunque si rechi ad Amsterdam non può non restare incuriosito da queste famose attrazioni; bando a pregiudizi e a restrizioni morali - infatti - è naturale scoprire anche questi lati della città: anche se decidi di non "testarle" in prima persona, fare una passeggiata tra gli stretti vicoli ricchi di vetrine o fare un salto in uno dei più famosi coffee shop, significa anche conoscere e approfondire uno stile di vita e un tipo di mentalità differente da quella a cui siamo abituati e conoscere così gli usi e le abitudini di questo popolo. D'altronde a cosa serve un viaggio se non per sperimentare e conoscere culture e stili di vita alternativi e sconosciuti?! E poi un po' di divertimento e di relax non può far mai male!




Coffee shop - The Bulldog.




8) Fare shopping al mercato dei fiori e dell'antiquariato: se ti dico Olanda, oltre ai mulini a vento una delle prime immagini che vengono richiamate è quella di distese immense e meravigliose di tulipani variopinti. Proprio a questi fiori, ma anche ad altra specie, è stato dedicato il caratteristico e tipico mercato che si tiene lungo uno dei canali nel cuore della città. Qui potrai annusare l'aroma di queste meraviglie, restare rapito dai loro mille colori e fare una scorta dei semi da poter portare a casa e piantare nel tuo giardino. Oltre a questo mercato c'è poi anche quello dell'antiquariato, meno conosciuto ma altrettanto tipico e caratteristico, ricco di tante chicche vintage e oggetti senza tempo.




9) Visitare il museo delle cere: ok, lo ammetto, non ha esattamente questo grande valore culturale, ma ogni tanto quando si è in viaggio è bene anche staccare la spina per qualche ora, dedicandosi ad attività più frivole e divertenti; per questo - se il tempo a disposizione lo consente e magari la pioggia impedisce di fare altre attività - visitare questa simpatica attrazione può essere una valida alternativa, presentando - grazie ad uno staff molto simpatico - una vasta gamma di statue di cera veramente ben fatte, di tantissimi personaggi famosi.




Museo delle cere - Madame Tussaud.




10) Prendere un treno per Zaanse Schanse: non è una vera e propria attrazione di Amsterdam, ma è comunque raggiungibile in 15/20 minuti di treno dalla città; se non hai molto tempo a disposizione per visitare anche i tipici paesini dell'Olanda ma vuoi ugualmente avere un'idea del loro paesaggio tipico e vedere da vicino dei tipici mulini funzionanti, questo piccolo villaggio può essere la soluzione ideale in quanto è raggiungibile in poco tempo e con costi ridotti; pur essendo ormai abbastanza turistica, questa località conserva il fascino dei villaggi del 1700, conservando i suoi edifici storici e permettendo di visitare i mulini ancora funzionanti. L'atmosfera di questi luoghi e il panorama che si presenta dall'alto dei mulini, a cui si può accedere totalmente, sarà sicuramente una delle immagini più preziose che porterai con te dopo questo viaggio.








Siamo giunti alla fine di questo post sulle #10 cose da fare ad Amsterdam...




...Alla prossima avventura!